FSE - Fondo Sociale Europeo
Il Fondo sociale europeo (FSE) nasce nel 1957, nell’ambito del trattato di Roma, con l’obiettivo di migliorare le opportunità lavorative nella Comunità economica europea (CEE) promuovendo l’occupazione e aumentando la mobilità geografica e occupazionale dei lavoratori. L’FSE fa parte dei Fondi strutturali dell’UE ed è lo strumento più importante per la creazione di maggiori e migliori opportunità di lavoro in Europa. Il Fondo contribuisce a realizzare le priorità della Comunità per i paesi dell’area euro: un elevato livello di occupazione, la parità tra uomini e donne, lo sviluppo del capitale umano, la coesione sociale ed economica. Un suo impegno prioritario è il sostegno finanziario alla strategia europea per l’occupazione (Seo).
Dal 1957, l’FSE ha aiutato milioni di europei a ottenere una occupazione, ad acquisire nuove competenze e a migliorare la propria posizione lavorativa. In tempi di crisi quali quelli che stiamo vivendo, riscopriamo e valorizziamo le risorse che abbiamo. La crisi può diventare opportunità.
Cosa fa l'FSE
L’FSE si dedica alla promozione dell’occupazione nell’UE, aiutando gli Stati membri a preparare al meglio la forza lavoro e le aziende di fronte alle nuove sfide globali. Lo scopo del Fondo Sociale Europeo è migliorare le opportunità occupazionali, promuovere l’istruzione e l’apprendimento permanente, potenziare l’inclusione sociale, contribuire alla lotta alla povertà e sviluppare le capacità istituzionali della pubblica amministrazione.
Il campo di azione del FSE
Al fine di contribuire alla realizzazione della strategia dell’Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, e delle missioni specifiche dell’FSE conformemente ai loro obiettivi basati sul trattato, compresa la coesione economica, sociale e territoriale, il fondo sostiene gli Obiettivi Tematici (OT)seguenti:
1) rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione;
2) migliorare l’accesso alle TIC, nonché l’impiego e la qualità delle medesime;
3) promuovere la competitività delle PMI, del settore agricolo (per il FEASR) e del settore della pesca e dell’acquacoltura (per il FEAMP);
4) sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori;
5) promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi;
6) preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse;
7) promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete;
8) promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori;
9) promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione;
10) investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente;
11) rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un’amministrazione pubblica efficiente;
Il P.O. FSE 2014-2020 della Regione Siciliana
Il P.O. 2014-2020 si avvale del Fondo Sociale Europeo per sostenere i cittadini e le imprese nella costruzione del proprio futuro, finanziando attività di istruzione e formazione che favoriscono l’accesso al mondo del lavoro e che, allo stesso tempo, offrono alle aziende l’opportunità di avvalersi di risorse umane conformi agli scenari produttivi moderni.
Le scelte in termini di investimento rispetto agli obiettivi tematici e alle priorità di investimento hanno portato ad un Programma operativo che, in linea con gli Obiettivi tematici prescritti dall’art. 9 del Regolamento (UE) 1303/2013 sulle Disposizioni comuni e dell’art. 3 del Regolamento (UE) 1304/2013 relativo al FSE, è strutturato nei seguenti Assi:
ASSE 1 – OCCUPAZIONE
Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori (OT 8).
ASSE 2 – INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA’
Promuovere l’inclusione sociale, combattere la povertà e ogni forma di discriminazione (OT 9).
ASSE 3 – ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Investire nell’istruzione, formazione e formazione professionale, per le competenze e l’apprendimento permanente (OT 10).
ASSE 4 – CAPACITA’ ISTITUZIONALE E AMMINISTRATIVA
Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e promuovere un’amministrazione pubblica efficiente (OT 11).
ASSE 5 – ASSISTENZA TECNICA
Asse 3 - Istruzione e Formazione
Investire nell’istruzione, formazione e formazione professionale, per le competenze e l’apprendimento permanente (OT 10).
Nell’Asse 3, la priorità d’investimento riguarda la riduzione e prevenzione dell’abbandono scolastico precoce e promozione dell’uguaglianza di accesso a una istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità, inclusi i percorsi di apprendimento formale, non formale e informale che consentano di riprendere l’istruzione e la formazione (10.i).
Ha come obiettivo specifico la riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa (10.1).
I Percorsi formativi IeFP sono accompagnati da azioni di comunicazione e adeguamento dell’offerta formativa in coerenza con le direttrici dello sviluppo economico e imprenditoriale dei territori per aumentare l’attrattività (in particolare, per soggetti in situazione di rischio di abbandono scolastico e formativo dovuto a condizioni di insuccesso scolastico, condizioni di fragilità sociale o potenzialmente a rischio di marginalizzazione), finalizzati al raggiungimento degli standard minimi dell’istruzione di base, al conseguimento di Qualifica/Diploma Professionale o Qualificazione Professionale secondo standard EQF secondo il Repertorio delle Qualificazioni vigente.
La Categoria di operazione nella quale opera è destinato alla riduzione e prevenzione dell’abbandono scolastico prematuro e promozione della parità di accesso a un’istruzione prescolare, primaria e secondaria di qualità, inclusi i percorsi di apprendimento di tipo formale, non formale e informale, per il reinserimento nell’istruzione e nella formazione.
L'FSE e il futuro
La strategia per la crescita “Europa 2020” pone al suo centro le priorità dell’FSE: occupazione, istruzione e inclusione sociale. In tutta l’Unione europea, i progetti messi in campo dall’FSE stanno traducendo in pratica questa strategia sostenendo la ripresa economica, rafforzando le competenze, creando posti di lavoro, aprendo nuove opportunità e affrancando le persone dalla povertà. La recente crisi finanziaria e i suoi effetti sulle economie nazionali hanno dimostrato l’importanza di ripristinare la crescita economica investendo nelle persone: esattamente ciò che l’FSE si propone di fare.
Il principale obiettivo della strategia Europa 2020 è conseguire una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. A tale scopo, è necessario agire a tutti i livelli, da quello europeo a quello locale. Gli Stati membri hanno concordato una serie di obiettivi concreti, quali un tasso di occupazione al 75% dei cittadini di età compresa tra i 20 e i 64 anni e una riduzione pari almeno a 20 milioni delle persone che vivono o rischiano di vivere situazioni di povertà ed esclusione sociale.
L’FSE sta già rivestendo un ruolo fondamentale per il sostegno degli obiettivi di Europa 2020, ad esempio tramite:
– l’istruzione per il futuro: i programmi dell’FSE migliorano i sistemi di istruzione, aggiornano l’insegnamento e gli insegnanti e aiutano oltre 2 milioni di giovani ogni anno a portare a termine la scuola e l’università e a diventare la forza lavoro del futuro;
– l’abbattimento delle barriere: l’FSE aiuta ogni anno oltre 1 milione di cittadini europei svantaggiati a superare gli ostacoli che impediscono loro di lavorare e ad evitare l’esclusione e la povertà;
– la promozione di nuove competenze: le attività dell’FSE spaziano dall’aiuto dato ai disoccupati perché riescano a soddisfare i requisiti per l’accesso al lavoro nei settori eco-tecnologici alla promozione dell’invecchiamento attivo tra i lavoratori anziani in risposta alle sfide demografiche;
– il sostegno all’imprenditorialità: dal 2007, l’FSE ha aiutato a fondare oltre 10.000 piccole e medie imprese.
L’FSE diventerà uno strumento importante per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva perseguita dalla strategia Europa 2020. Si tratta infatti di una dimostrazione tangibile dell’equilibrio necessario per le future politiche comunitarie dell’occupazione, cioè promuovere l’inclusione sociale da un lato e la crescita economica dall’altro.